L' ANTRO DEI LUPI DI MERCY FALLS

Benvenuti nel mio rifugio, tra i miei silenzi e i miei dolori,
tra i miei pensieri mai svelati e i miei sogni nascosti...
Benvenuti nei miei bisogni più profondi...
entrate a piccoli passi, non fate rumore...
questo è il rifugio degli amanti dei lupi...


26 ottobre 2009

About Shiver (The Wolves of Mercy Falls, #1)



Shiver racconta una bellissima e poetica
storia d’amore tra un’umana e un ragazzo lupo.

“Non mi sono mai piaciuti moltissimo i licantropi” ha dichiarato l’autrice. “Una notte però ho fatto un sogno con una ragazza e dei lupi. Il resto è la storia di un’ossessione.”

“L’autrice fa salire la tensione pagina dopo pagina. E la sua interpretazione dei lupi mannari è interessante e originale.” — Publishers Weekly



Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l'una dell'altro. Non si conoscono, eppure lei rischierebbe la vita per lui, e lui per lei. Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive una doppia vita: lupo d'inverno, umano d'estate. Il caldo gli regala pochi preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo trasformi di nuovo. Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare. Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l'una dell'altro, e adesso hanno una sola, breve stagione per stare insieme prima che gelo torni e si porti via Sam un'altra volta. Forse per sempre.



Shiver è il primo romanzo di una trilogia urban fantasy/paranormal romance.
I successivi romanzi saranno Linger e Forever.


Ecco un'intervista all'autrice:

Da cosa è nata l'idea di scrivere Shiver?

Mi piacerebbe poter dire che è nata dalla fiducia nel vero amore, ma devo essere sincera. Ho scritto Shiver perché mi piace far piangere la gente. Ho appena finito di rileggere per la seconda volta La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo di Audrey Niffenegger, e ho pianto per la seconda volta. In genere, non sono una che piange sui libri. In realtà sono una professionista quando si tratta di non piangere. Se andate alla voce "schadenfreude" di Wikipedia (la versione americana, ndr), c'è una mia foto con un sorriso maligno stampato in faccia. Quindi il fatto che quel libro mi avesse fatto piangere non una ma ben due volte, e non solo piangere ma aggirarmi come una furia per casa mentre toccavo le vette della sofferenza, mi ha fatto desiderare di suscitare la stessa reazione negli altri. E così ho scritto Shiver: volevo scrivere un libro che ti facesse venire voglia di dargli una sbirciata mentre sei in ufficio, con il mascara che cola, poi alzi un pugno al cielo e mi maledici.

È sempre stata affascinata dai lupi?

Non ho mai avuto una passione particolare per i lupi, ma una passione per tutti gli animali sì. Da bambina passavo ore davanti alla tivù a guardare i documentari del National Geographic. E i miei riuscivano a farmi uscire di casa solo con la scusa che c'era qualche animale che vagava per il bosco. Quindi è stato bello scrivere un libro con un legame così forte con la natura.

Lei ha due bambini. Essere mamma l'ha cambiata anche come artista?

Direi di no. Non ha cambiato i temi che mi interessano, ma devo dire che ha avuto un impatto piuttosto forte sul tempo che dedicavo al mio lavoro. Ero abituata a scarabocchiare e a pensare al mio lavoro quasi tutto il giorno, e adesso devo trovare il momento giusto in cui incastrarlo. Ma una delle cose più gratificanti dell'essere madre è che sono in grado di insegnare ai miei figli le basi dell'arte, della musica e della scrittura. Mia figlia ha già imparato a leggere, è una cosa fantastica, è ed è già piuttosto brava a disegnare. Sono molto curiosa di vedere che strada prenderà.

Che scrittori l'hanno ispirata?

Negli anni sono stati tanti. Da bambina avevo sempre il naso infilato in qualche libro e anche adesso ho sempre un libro in mano. Ma se dovessi pescare qualche nome qua e là, direi Diana Wynne Jones perché scrive un fantasy divertente. È serio, la trama è seria, ma i personaggi si rendono conto di quanto siano ridicole le situazioni in cui si trovano, e le commentano. Adoro Susan Cooper perché è bravissima a fermare gli stati d'animo. Adoro l'uso della voce narrante che fa M.T. Anderson, è fantastico. E poi Jane Yolen è un classico per gli scrittori di fantasy, fa un lavoro eccezionale nell'inserire nelle sue storie i racconti della tradizione. Ci sono anche diversi autori per adulti che mi piacciono altrettanto. Ovviamente adoro La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo, poi ho letto da poco Il sentiero per Crowe Lake di Mary Lawson, e La vita segreta delle api di Sue Kidd e mi sono piaciuti da morire.

Lei è un'artista, una musicista e una scrittrice. Cosa viene prima: la scrittura, la musica o l'arte?

Ho iniziato facendo la pittrice dopo un paio di anni che avevo finito il college. Quando mi sono laureata, ho trovato subito un lavoro d'ufficio, i miei colleghi erano fantastici con me, mi volevano bene, ero un po' la loro mascotte. Ma io non sopportavo proprio di lavorare in un ufficio. Lo odiavo. Così un giorno sono arrivata e ho detto: "Mi dispiace, ma da questo momento parte il preavviso di due settimane, mollo tutto. Voglio fare l'artista." Ovviamente non l'avevo mai fatto per mestiere in vita mia e non ero certo più brava di altri, avevo solo deciso che quella sarebbe stata la mia strada. Allora il mio capo mi guardò e mi disse: "Bene, Maggie, quando non guadagnerai abbastanza per vivere e vorrai tornare al tuo lavoro, è qui che ti aspetta." Il resto lo sapete, il primo anno ho guadagnato abbastanza e non mi sono mai guardata indietro, e non avrò mai più nella vita un lavoro d'ufficio.

Quale delle sue attività influenza di più le altre?

Da ragazza pensavo che avrei dovuto scegliere fra la scrittura, la musica e l'arte, però alla fine ho capito che era una scelta impossibile e, anche se è difficile riesco a dividermi fra tutti e tre. Proprio come adesso, quando scrivevo Shiver, facevo molti schizzi di lupi e ho anche composto un brano ispirato al libro. Mi piace pensare che sia un po' come la storia "I ciechi e l'elefante". La conoscete? C'è un gruppo di ciechi, ognuno tocca una parte diversa dell'elefante e tutti insieme cercano di capire che animale è. E alla fine arrivano alla conclusione che è un elefante. Mi sento come se scrivere, fare musica e dipingere fossero una cosa sola, soltanto descrivono parti diverse dello stesso animale.

Dal momento che l'arte è così importante per lei, quali sono le immagini e i suoni di cui ama circondarsi mentre scrive? Ascolta musica? Cosa ascoltava mentre scriveva Shiver?

Mentre scrivo devo assolutamente avere della musica di sottofondo. Non riesco a concentrarmi senza la musica ad ancorarmi. Altrimenti tutto quello a cui riesco a pensare davanti al computer è che ho il bucato da fare o i cani da portare a spasso oppure che ho un assoluto bisogno di mangiare qualcuno dei biscottini che ho appena fatto. Quindi, per tenermi incollata alla sedia, ascolto musica. E non può essere musica qualsiasi, deve essere una colonna sonora che ho scelto in anticipo mentre ancora ragionavo sulla trama e che mi aiuti a rafforzare lo stato d'animo che sto cercando di mettere nel libro. E con Shiver, mentre immaginavo la storia, la prima canzone in sintonia con il mio stato d'animo è stata The Ocean dei Bravery. È una canzone triste, tristissima con un testo dolce-amaro sulla perdita dell'amore. Poi ho ascoltato anche un misto di Snow Patron e Joshua Radin e un sacco di molti altri cantautori aucistici.

A che cosa sta lavorando adesso?

In questo momento, sto lavorando al seguito di Shiver, Linger, e non posso dirle niente perché qualsiasi cosa potrebbe svelare il finale di Shiver. E poi sto lavorando anche a un piccolo progetto collaterale, che somiglia un po' a Shiver, una storia d'amore con un tocco di paranormale. Piacerà a chi ha amato Shiver.

Che cosa le piace di più del fatto di scrivere romanzi per ragazzi?

Una delle cose che mi piace davvero di scrivere romanzi per adolescenti è il fatto che ti danno la possibilità di esplorare i rapporti fra ragazzi e genitori. Sono assolutamente convinta che i ragazzi siano il prodotto delle azioni dei loro genitori. Possono decidere di crescere come loro o scegliere di essere diversi da loro. E così con Sam ho voluto dimostrare come aveva fatto a diventare così sensibile e creativo. Per quello ho descritto i suoi genitori adottivi, Beck e Pack, che sono tutti e due molto creativi e incoraggianti, per far vedere come lui cresce all'interno di un legame così pieno d'amore che lo trasforma nella persona che è. Grace, invece, è molto indipendente, ed è riduttivo dire solo che è indipendente, devi far vedere perché lo è. Così quando vedi i suoi genitori, del tutto assenti, capisci che in pratica Grace ha dovuto crescersi da sola.

Shiver diverrà presto un film, poichè sono stati acquisiti i diritti
da una casa di produzione cinematografica!


Per ulteriori info:

http://www.shiverilromanzo.it/
http://maggiestiefvater.blogspot.com/
http://www.maggiestiefvater.com/

1 commento:

  1. Ciao Hellen, il tuo blog è fantastico
    e mi è servito per conoscere i titoli dei libri che seguiranno Shiver..
    è un libro che mi ha molto colpito, come a te del resto..
    una cosa vorrei chiederti..
    conosci le date in cui arriveranno in Italia Linger e Forever?
    Anche solo orientativamente?
    Sento che non resisterò a lungo in attesa :)

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